DelfAcopter, il drone multirotore ad ala fissa sviluppato dall'Università Tecnica di Delf

DelfAcopter

Da alcuni anni abbiamo visto come i produttori alla fine, quando creano e progettano un drone, fondamentalmente scommettono su un design ad ala fissa o su uno creato sulla base di multirotori. Per rompere questa decisione, oggi voglio presentarvi il modello realizzato da un team di ingegneri del Delf Technical University che hanno realizzato direttamente un drone ad ala fissa con multirotori in modo che possa decollare verticalmente, questo modello è stato battezzato come DelfAcopter.

L'idea che li ha portati verso questo sviluppo sembra essere molto chiara poiché hanno letteralmente scommesso sfruttare tutta quell'agilità e la possibilità di atterrare in spazi molto ridotti di droni dotati di più rotori con il capacità di carico e velocità massima raggiungibile con droni ad ala fissa. Come potete vedere nel video che si trova appena sotto queste linee, la velocità con cui il DelfAcopter, dopo essere decollato verticalmente, cambia posizione a metà volo è particolarmente suggestiva.

Un team di ingegneri ci mostra come combinare i vantaggi di un drone multirotore con quelli di un drone ad ala fissa.

Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche troviamo un velivolo che pesa circa quattro chilogrammi ed è in grado di operare in completa autonomia grazie al fatto che incorpora un Parrot SLAMdunk. Questo stesso kit, oltre a permettere al drone di volare in autonomia, offre funzioni di evitamento degli ostacoli. Con tutto questo sistema, il DelfAcopter è in grado di volare a velocità fino a 107 chilometri orari e, grazie a una batteria da 10.000 mAh, questo modello ha una estensione autonomia di 60 minuti trascinando dal suo carico massimo.

Come è stato pubblicato dall'Università Tecnica di Delf, il DelfAcopter sarà esposto e presentato al pubblico al Sfida medica nell'entroterra, evento che quest'anno si terrà in Australia e in cui questo drone e tutti coloro che vi appariranno dovranno testare l'efficacia dei loro sistemi in un test dove dovranno trasportare plasma sanguigno ad una persona situata in una zona inaccessibile a circa 30 chilometri di distanza.


Un commento, lascia il tuo

Lascia un tuo commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *

*

*

  1. Responsabile dei dati: Miguel Ángel Gatón
  2. Scopo dei dati: controllo SPAM, gestione commenti.
  3. Legittimazione: il tuo consenso
  4. Comunicazione dei dati: I dati non saranno oggetto di comunicazione a terzi se non per obbligo di legge.
  5. Archiviazione dati: database ospitato da Occentus Networks (UE)
  6. Diritti: in qualsiasi momento puoi limitare, recuperare ed eliminare le tue informazioni.

  1.   Carlo Manduiano suddetto

    Direi che ho un drone che non necessita di batteria e può essere manipolato con GSP / GRPS.