A poco a poco la stampa 3D sta iniziando a raggiungere lo spazio. Questa volta è stata la compagnia Thales alenia space che annuncia che 79 parti metalliche prodotte dalla stampa 3D e non meno di 350 supporti per tubi di propulsione chimica polimerica, tutti prodotti nelle sue strutture, sono già stati inviati nello spazio.
Se non lo sai, te lo dico Thales alenia space è un'azienda specializzata nella progettazione e produzione di satelliti per comunicazioni, quindi l'azienda conosce molto bene al momento la quantità di parti stampate, poiché nel 2015 sul satellite Turkmenalem Monacosat è stato installato il primo supporto per antenna prodotto dalla stampa 3D, quanti pezzi orbita già intorno alla Terra.
Thales Alenia Space conta il numero totale di parti stampate in 3D che hanno già messo in orbita.
Come commentato Firenze Montredon, Responsabile dello sviluppo delle tecnologie di produzione additiva presso Thales Alenia Space:
I nostri sforzi ruotano attorno all'integrazione di più funzioni nello stesso pezzo, come la frequenza meccanica, termica o anche radio. Attualmente la sfida sta sia nel processo di progettazione che nelle stesse tecniche di produzione.
Come ultimo dettaglio, vi dico che, come spiegato dai responsabili dell'azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di satelliti per comunicazioni, l'utilizzo della stampa 3D non è qualcosa che sia dovuto a una moda, ma piuttosto la tecnologia rappresenta un vero vantaggio per tutti i prodotti spaziali.
Un chiaro esempio di quanto sopra è come, grazie alla stampa 3D, è possibile progettare e realizzare strutture complesse in un unico pezzo, cosa che fino ad ora era impossibile utilizzando metodi di produzione tradizionali. Naturalmente, tutto questo non si traduce in uno solo struttura più solidama anche molto più leggero, qualcosa di vitale in un settore in cui ogni grammo costa un sacco di soldi per essere portato nello spazio.