Oggi tutte le stampanti 3D che possiamo acquistare sul mercato seguono lo stesso processo per creare oggetti. Riscaldando i materiali fino a renderli liquidi, si crea l'oggetto che, asciugandosi, rimane rigido e pronto all'uso. Ora sembra che il lavoro stia già iniziando a ottenerne uno stampante che non utilizza solo un materiale, ma può combinarne diversi contemporaneamente.
HP è stata una delle prime aziende ad avviare la ricerca nello sviluppo di una stampante di questo tipo che permettesse, come già detto, di utilizzare diversi materiali, e con esso, ad esempio, ottenere oggetti rigidi, ma anche parti flessibile.
Oltre alle aziende del settore, ce ne sono molte altre che indagano al riguardo, e ad esempio un gruppo di ricercatori della prestigiosa Harvard University ha già sviluppato un istampante di questo tipo, che sarà commercializzata dalla società Voxel8 e che offre all'utente due teste, una che fonde la plastica e l'altra che può fondere un materiale conduttivo che consente di creare circuiti su un pezzo.
questo ci permetterà, ad esempio, di creare circuiti elettronici con lo stesso dispositivo e non dover ricorrere a diversi per costruirli. Inoltre, questi possono essere tridimensionali e non bidimensionali come fino ad ora, il che apre un nuovo campo che deve essere studiato e lavorato con calma.
Questa stampante è già in vendita sul mercato, anche se con estensione prezzo di $ 9.000 il che lo rende un oggetto alla portata di pochissimi individui, ma quello di tanti professionisti che lo vedono come una risorsa molto interessante.
Le stampanti 3D continuano ad evolversi e per il momento ancora non possiamo godere di un dispositivo di questo tipo con due testine che ci permetta di unire i materiali che vogliamo, ma la stampante che Voxel8 già vende è senza dubbio un passaggio molto importante.